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Sicurezza delle carte di credito

Bastano quattro asterischi per tutelare chi usa la carta di credito?

Come mai in Italia lo scontrino che rimane al negoziante, ogni volta che una carta di credito viene utilizzata, contiene tutte le informazioni sulla transazione comprese le 16 cifre della carta di credito e la data di scadenza? E come mai in Italia non si cerca di tutelare maggiormente gli utilizzatori, quando paesi all'avanguardia nell'utilizzo di questo strumento di pagamento come Svezia e Finlandia hanno già risolto il problema?

Come funziona una carta di credito

Per chi non lo sapesse, la procedura per effettuare un acquisto con una carta di credito è molto semplice.
On line, al momento della richiesta del pagamento, basta digitare le 16 cifre scritte sulla carta di credito più le 4 cifre della data di scadenza (mm/aa). . Fatto questo, la transazione è avvenuta (alcune volte viene richiesto il nome del titolare, raramente un codice di tre cifre scritto dietro la carta).
Nei negozi off line basta strisciare la carta di credito nell'apposito lettore in dotazione presso il negozio, eventualmente identificarsi con un documento per verificare che titolare e utilizzatore sono la stessa persona, firmare la ricevuta di avvenuto pagamento (lo scontrino che il negoziante conserverà nel negozio) e ritirare la merce.

Cosa c'è scritto nello scontrino che rimane al negoziante

In questo scontrino ci sono scritti tutti i dati della transazione, compreso il numero della carta di credito e la scadenza.

I rischi sono evidenti: in giro per i negozi ci sono tantissimi numeri di carte di credito comodamente stampati su questi scontrini, pronti per essere utilizzati per gli scopi più fantasiosi e, chiaramente, illeciti!

Con la propria copia dello scontrino (ne viene stampata una copia anche per il titolare della carta) si può essere molto scrupolosi e conservarla come promemoria in un luogo sicuro oppure distruggerla (per non lasciare traccia dei 16 numeri della carta). Ma come ci si può tutelare per quanto riguarda la copia che rimane al negoziante?

Sono bastati 4 asterischi per risolvere il problema

Nel mondo (per esempio Svezia e Finlandia ) lo scontrino con le informazioni sulla transazione viene stampato criptando alcune cifre della carta di credito: quattro cifre vengono sostituite con altrettanti asterischi. Non si leggerà più tutto il numero della carta ma solo alcune delle 16 cifre, rendendo questi dati inutilizzabili per eventuali scopi illeciti (Transazioni on line non autorizzate)

Per l'acquirente Mario Rossi fa differenza?

Proviamo a fare un esempio per far capire quali potenziali rischi corriamo ogni volta che usiamo la nostra carta di credito per transazioni off line: negozi e ristoranti.

In ITALIA:
Mario Rossi compra un paio di scarpe a Roma e nei due scontrini verrà stampato:
Transazione del 24/02/2005, importo Euro 90
Carta 1000 1234 1234 0001 Scadenza 12/00
.

Mario Rossi non si dovrebbe preoccupare? Figuriamoci se sarà preoccupato il giovane cassiere quando si annoterà quei numeri e li regalerà/venderà ad un amico per l'acquisto di un servizio di chat line per adulti. Costo, addebitato sul conto del sig. Mario Rossi: 200 euro. Che poi questi soldi gli verranno rimborsati dalla società che ha emesso la carta questa è un'altra storia: intanto si ritrova con 200 euro in più nell'estratto conto per un servizio di chat erotica che, fra le altre cose, non ha neanche avuto il piacere di utilizzare :)

In FINLANDIA:
Mario Rossi, in vacanza a Helsinki, acquista un paio di scarpe in un centro commerciale e nello scontrino che rimane al negoziante sarà stampato (in Finlandese):
Transazione del 24/02/2005, importo Euro 90
Carta 1000 1234 **** 0001 Scadenza 12/00.

Questo scontrino contiene dei dati parziali che non possono essere utilizzati per effettuare acquisti on line.

Cosa risponde il call center di CartaSì

Al call center di CartaSì rispondono che, per tutelarsi contro potenziali utilizzi illegittimi del nostro numero di carta stampato su questi famosi scontrini, il titolare, dopo aver firmato, può cancellare a penna alcune cifre della carta di credito dalla ricevuta che rimane al negoziante. Tutto questo senza quindi invalidare la transazione e senza violare alcuna legge.

La soluzione?

La soluzione più semplice: sostituire il software che gestisce le transazioni e far stampare, almeno nello scontrino che rimane al negoziante, il numero di carta di credito oscurando almeno 4 cifre.

Per noi italiani, almeno per il momento, la soluzione migliore consigliata anche da CartaSì è prendere la penna e, dopo aver firmato, fare un bello scarabocchio per nascondere anche qualche numero della carta.

Oppure lasciare tutto com'è e controllare scrupolosamente l'estratto conto, magari pagando in contanti quando il cameriere del ristorante ha una faccia poco affidabile.

Buono Shopping a tutti

Claudio Santori
www.ottimizzare.com
24 febbraio 2005