Trova
Scrivi


Cronaca

Politica
Mondo
Economia


Speciale calcio
Speciale F1
Cinema: le recensioni


 
 
I risultati dell'Osservatorio nazionale sui dispositivi
di sicurezza: l'80% dei motociclisti indossa il casco


Incidenti, solo 3 italiani su 10
usano la cintura al volante



 

ROMA - Gli italiani snobbano la sicurezza quando sono la volante: solo 3 su 10, infatti, allacciano la cintura di sicurezza, con una media del 31% che scende nelle regioni meridionali al 18% contro il 40% delle regioni settentrionali e il 25% di quelle centrali. Più amato il casco, indossato in media dall'80% dei motociclisti. Sono i risultati dell'Osservatorio nazionale sull'uso dei dispositivi di sicurezza, elaborati dal laboratorio di Epidemiologia dell'Istituto superiore di sanità (Iss) e presentati oggi a Roma presso il ministero della Salute, in occasione delle Giornate della sicurezza stradale.

Quali gli automobilisti meno attenti alla cintura di sicurezza? Calabresi, siciliani, campani e molisani che presentano le percentuali più basse (sono tutte al di sotto del 15%). I più bravi i friulani (55%) e i sardi (unica eccezione al sud con il 50%). Secondo le rilevazioni dell'osservatorio (che ha raccolto circa 2 milioni e 200 mila osservazioni, 310 mila sull'uso del casco e 1.900.000 sull'uso delle cinture) "a dieci anni dall'approvazione del nuovo codice della strada l'uso delle cinture di sicurezza appare cementato attorno a valori decisamente insufficienti". Eppure, ha rilevato il coordinatore dello studio, l'epidemiologo Franco Taggi, "cinture e casco sono tra gli oggetti più importanti per la sicurezza stradale" e si è dimostrato che questi due elementi, insieme all'uso dell'airbag, "riescono a dimezzare il rischio di morte e la gravità delle lesioni". Un risultato non da poco, considerando che ogni anno gli incidenti stradali provocano 8.000 morti, 20-25.000 invalidi e oltre un milione di feriti.

Per il casco, gli effetti della legge che lo ha reso obbligatorio si sono fatti sentire, considerando che coloro che lo utilizzavano sono aumentati dal 20% (prima della legge) all'attuale 80% (il 90% nel Nord e il 60% nel Sud). "Finora - ha aggiunto Taggi - il casco ha ridotto del 40% gli arrivi al pronto soccorso e del 75% le lesioni al viso dovute agli incidenti stradali, inoltre i ricoverati in neurologia e neurochirurgia sono diminuiti dell'80% e si sono ridotte del 35% le lesioni più gravi".

L'introduzione del casco obbligatorio, ha proseguito Taggi, ha avuto un effetto positivo anche sull'uso delle cinture di sicurezza e del telefono celulare quando si guida. A Roma, per esempio, la percentuale di coloro che allacciano le cinture è aumentata dal 3-5% al 20% del "dopo-casco".

Allacciare le cinture è particolarmente importante in città, ha detto il direttore del Centro sperimentale della Motorizzazione, Carlo Alberto Barbi. Eppure, dallo studio presentato oggi, risulta che coloro che indossano la cintura spesso lo fanno in modo sbagliato. Preferiscono infatti allacciarla in autostrada (40%) piuttosto che in città (25%).

I più attenti sono i ragazzi tra 18 e 29 anni e le donne (a Roma, per esempio allaccia la cintura di sicurezza il 37% delle donne rispetto al 27% degli uomini). "Molti - ha aggiuno Barbi - non sanno invece che allacciare le cinture è particolarmente importante per evitare anche altri imprevisti". Ad esempio, ha detto, "a causa dell'inquinamento elettromagnetico può accadere che l'airbag scatti improvvisamente. Per questo è importante guidare con la cintura regolamente allacciata e in posizione corretta". Le eventualità che questo incidente possa accadere sono rare, ma esistono, eppure dell'esistenza di questo rischio avvertono soltanto i manuali di manutenzione delle automobili.

(7 maggio 2002)